Franco Cenci

 

Franco Cenci nasce a Monterotondo nel 1958, dopo gli studi classici, si laurea in Storia dell’arte con una tesi su Antonio Donghi. Nel 1983 entra in contatto con Renato Mambor, maestro di arte e di vita, con cui collabora nella realizzazione di alcuni spettacoli teatrali. La prima personale è dell’89 sul tema de L’Amor sacro e l’Amor profano di Tiziano, alla galleria Il Minotauro. Nel 1994, allo Studio Bodoni di Roma, presenta Le cube c’est moi, una riflessione sul cubo, arricchita da interventi di matematici e poeti. Nel 2005 partecipa alla collettiva Le strade di casa, a Navelli (Aq), dove espone cartelli che ha iniziato a collezionare dal 2001, dove conoscenti e non, confessano il loro primo desiderio. Nel 2011 a Salerno, Vietato vietare, con cartoni di divieti strappati da portoni e cancelli. Nel 2014, all’Acta International a Roma, con Una storia ritrovata, reinventa le sue personali ascendenze e racconta, con foto e ceramiche, la vita di Beatrice Cenci. Nel 2015, a Roma due mostre: Armata Innocenza, da Interno 14, dove indaga sull’infanzia e Ritratti Volanti, al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, collage che nascono come ritratti di amici. Nel 2017 a Milano, Gladiattori, gioca con il calcio e racconta la stagione d’oro delle squadre Milan e Inter negli anni Sessanta. Lo stesso decennio è anche il tema di Itinerario P. Omaggio a Pino Pascali, presentato alla galleria 28 Piazza di Pietra nel 2018.



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